intervista al fondatore dei subsonica, candidato a Torino

Max Casacci: la musica libera le energie giovani che la politica ha soffocato

  • Fare una campagna elettorale, benché locale, deve essere molto più dura che fare un tour. Non c’è metamorfosi, eppure, gli confesso subito, la sua decisione di candidarsi mi ha preoccupato.
  • «In un clima generale di narrazione falsata e paradossale, è stata spesso la musica ad assumersi il compito di lanciare messaggi sensati e coerenti con la realtà». 
  • «Torino Domani, la lista civica a cui appartengo, nasce in questo contesto. Ha prevalso l’essere stato troppo spesso testimone di quello spreco che per miopia, provincialismo, atteggiamenti svalutanti ha sempre contraddistinto una Torino che sistematicamente sciupa le sue migliori risorse». 

Fare una campagna elettorale, benché locale, deve essere molto più dura che fare un tour. Per questo mentre schiaccio il tastino che collegherà il mio computer a quello di Max Casacci, come una scena horror che irrompe inaspettata nella banale quotidianità, immagino di vederlo in giacca e cravatta, libreria finta alle spalle, ficus alla destra e volto tirato; naturalmente e per fortuna non è così. Nel riquadro verticale sullo schermo appare il suo volto sorridente e disteso, perfettamente ras

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