Cultura

Mai imbelle, potente, a volte vile: la speranza è una forza bulimica

Alessandro Turchi, Allegoria della Speranza. Credits: Wikimedia commons
Alessandro Turchi, Allegoria della Speranza. Credits: Wikimedia commons
Alessandro Turchi, Allegoria della Speranza. Credits: Wikimedia commons

Dai palestinesi che sperano in un futuro ai nostri piccoli desideri: chi spera e chi dispera, invece di confrontarsi per trovare parole nuove, finisce per chiudersi ciascuno nel proprio mugugno

La speranza è bulimica, trasformista. Parte dall’istinto di sopravvivenza: lo sperduto nel deserto spera che al sommo della duna compaia il verde di un’oasi, il bambino affamato spera che la mamma torni con qualcosa da mangiare. Il perseguitato torna dopo il cessate il fuoco alla sua casa in macerie e spera di poterla ricostruire più grande e più bella, se Dio vorrà. Ecco che la speranza si è già complicata perché si appoggia a un’idea, anzi a una fede. Le religioni sono sempre andate incontro a

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