non è la rai

Italiani dentro al telespezzatino con l’incubo del telecomando

  • Quando Beppe Grillo faceva ridere e pensare anche un po’, se la prendeva con la tecnologia complicatae e lanciava strali contro i telecomandi, trent’anni dopo sono successe un po’ di cose, come il passaggio al digitale terrestre.
  • Se le generazioni precedenti erano abituate al menù fisso e rigidissimo dei palinsesti Rai-Mediaset, la crescita esponenziale dell’offerta televisiva ha creato una nuova generazione di utenza.
  • La direzione è segnata. Ci si è guadagnata la possibilità di scegliere – pagando – cosa, quando, e dove guardare quanto aggrada. Il contrappeso di tanta libertà è l’effetto collaterale di questi tempi, il telespezzatino. 

Quando Beppe Grillo faceva ridere e pensare anche un po’, se la prendeva con la tecnologia complicata, i videoregistratori con le diciture rewind e fast forward invece che avanti e indietro, e lanciava strali contro i telecomandi onusti di pulsanti come il cruscotto dello Space Shuttle: «Metteteci due tasti, uno verde con scritto “Acc”, e l’altro rosso con scritto “Sp”!». Trent’anni dopo sono successe un po’ di cose. La prima è stata il passaggio, tutt’altro che indolore, dall’antenna analo

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