Intervista a James Montague

Dalla solidarietà alla violenza, ecco cosa significa essere ultrà: «Senza di loro il calcio non esiste»

«Non mi infiltro, dico sempre la verità. Ma ci sono voluti dieci anni, bisogna avere pazienza e buone raccomandazioni. Se segui le regole si crea fiducia», racconta James Montague che è stato negli stadi di più di cento paesi. Dal Sudamerica all’Indonesia passando per Europa e Nord Africa. Paradossalmente vediamo più immagini di violenza nel calcio, ma se si guardano le cifre ce n’è di meno

Da giovane James Montague voleva scrivere di politica ma da buon british amava troppo il calcio. Così è diventato uno degli esperti più noti su tutto ciò che riguarda il tifo organizzato. «Per comprendere i tifosi di una squadra devi guardare alla comunità della loro città», racconta. Tifoso del West Ham, gli Hammers, Montague ha 45 anni ma ha passato gli ultimi dieci dentro gli stadi di più di cento paesi. In Italia ha conosciuto persone come il capo ultrà atalantino Bocia e quello della Lazio

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