Torna a Cella Monte (Monferrato) dal 2 al 5 settembre Jazz:Re:Found, il boutique festival che, da oltre 10 anni, esplora gli orizzonti del jazz – nelle sue innumerevoli contaminazioni – e della black music tra passato e presente. Quattro giorni di concerti, dj set, panel, incontri, degustazioni, turismo culturale, dal 2 al 5 settembre. Ecco il programma completo della seconda serata di venerdì 3 settembre.

Jazz:Re:Found 2021 – Programma venerdì 3 settembre

Main Stage

Danilo Plessow / MCDE

Studio Murena 

San Quirico

Andrea Passenger 

Lefto

Khalab

Manny Whodamanny

Ecomuseo

Marta Del Grandi

Biglietti: https://bit.ly/3xxsrt3

Danilo Plessow / MCDE

Danilo Plessow aka MCDE è attualmente riconosciuto come uno dei dj e produttori più influenti al mondo, noto a tutti per la sua sconfinata cultura musicale e per la sua straordinaria abilità in consolle. La passione per i vinili e la continua scoperta di rarità sono parte essenziale della sua identità artistica.

Il percorso di Danilo nella musica inizia prestissimo: si avvicina alla batteria alla tenera età di sei anni e, entrando nella banda della scuola, scopre il jazz. A undici ha già messo mano alle sue prime produzioni originali, usando computer e samples, e nel 2000 pubblica il suo primo lavoro con l’alias Inverse Cinematics, insieme a Joachim Tobias. Un debutto in cui confluiscono jazz, soul, funk, hip hop e house, seguito da numerosi remix, EP e un album. Nello stesso periodo inizia a mettere insieme la sua enorme collezione di dischi, suonando in venues internazionali già a sedici anni. 

Dopo numerose collaborazioni e produzioni e dopo alcuni progetti su label come Ubiquity e Compost, Danilo pubblica “Raw Cuts” come Motor City Drum Ensemble, per la sua etichetta MCDE Recordings, una serie di release destinata a diventare un classico moderno tra gli adepti dell’house music. L’etichetta ha anche rilasciato tracce e remix di Henry Wu & Earl Jeffers, Harvey Sutherland, Marcellus Pittman, Mike Huckaby e Laurent Garnier. Negli anni, ha remixato brani di personaggi del calibro di Tony Allen, Billy Cobham, Caribou o DJ Sprinkles. Ha inoltre realizzato diverse compilation, come “DJ Kicks” per K7! o “Selectors” per Dekmantel, suonando in tutto il mondo, dal Montreux Jazz Festival al Coachella.

Nel 2017 è stato resident per tre mesi nel club londinese XOYO, invitando come guest artisti come Daniele Baldelli, Kelli Hand, Kyle Hall e trasformando in realtà uno dei suoi sogni di sempre: coinvolgere la leggenda della disco e del soul Leroy Burgess per un live con band, dando rilievo e prestigio a uno dei generi musicali che predilige.  

Su Worldwide FM tiene lo show mensile “State of Rhythm”, dove ha ospitato artisti iconici come gli Azymuth o Phil Ranelin.

Insieme a Marcus Worgull della Innervisions ha avviato il progetto Vermont, che rivela influenze tanto Krautrock quanto minimal wave: nel loro primo disco del 2012 hanno avuto l’onore di collaborare con uno dei padri fondatori del Kraut, il batterista dei Can Jaki Liebezeit. 

Con la pubblicazione di “Fabric presents Danilo Plessow/MCDE", nella primavera del 2021, Danilo ha aperto un nuovo ciclo, che proietta la sua carriera ultraventennale verso il futuro.

Lefto

Una fama meritatissima quella di Lefto, considerato uno dei più raffinati dj e selezionatori musicali della sua generazione. Dalla radio nazionale belga Studio Brussel, dalla quale ha iniziato a diffondere le sue selezioni conquistando schiere di ascoltatori, Lefto si è guadagnato la stima di Gilles Peterson e unanime riconoscimento prima nel Regno Unito e poi nel resto del mondo, tanto che molte tra le più autorevoli etichette discografiche - Blue Note, Brownswood Recordings, !K7, Stones Throw - si contendono le sue prestazioni. Un’estetica che ruota intorno ai cardini del jazz e dell’hip hop per intessere mix dinamici, imprevedibili, sempre ricchi di rarities, ma che non dimenticano le hit giuste quando arriva il momento di infiammare la pista. Negli ultimi 10 anni ha inanellato una serie di residenze in giro per il mondo: Seoul, Tokyo, San Francisco, Los Angeles. Date a Lefto due giradischi e un mixer e vi solleverà il mondo.

Khalab

Un viaggio dai suoni tribali più ancestrali agli estremi dell’universo, dalle profondità della giungla ai grattacieli, dai misteri del cosmo all’immaginazione più futuribile. Il percorso artistico di Khalab prende le mosse dal primo EP “Eunoto” (2015), che lo attesta subito come una delle figure di spicco della nuova scena afrofuturistica mondiale. Nello stesso anno, pubblica “Khalab & Baba”, un lavoro a quattro mani con il griot maliano Baba Sissoko, un incontro tra Afrofuturimo e tradizione musicale del Mali. Una collaborazione che vale a Khalab il premio “Track Of The  Year” ai Worldwide Awards di Gilles Peterson e il supporto di media internazionali come BBC, Radio Nova, NPR, Okayafrica, Bandcamp e Traxmag France. 

Nel 2017 Khalab è stato invitato negli archivi del Royal Museum For Central Africa di Bruxelles per un periodo di studio e field recordings, che ha portato alla pubblicazione del concept album “Black Noise 2084”, a cui hanno prestato preziosa collaborazione artisti eccezionali come Shabaka Hutchings, Moses Boyd, Tamar Osborn, Tenesha The Wordsmith, Tommaso Cappellato, Prince Buju, Clap! Clap!, Gabin Dabiré. Un lavoro che raccoglie il plauso internazionale da The Wire, Straight No Chaser, Mojo, DJ Mag, NTS, KEXP, Okayplayer, Worldwide FM, Sounds Of The Universe, Bandcamp Weekly.  

Dopo un lungo periodo in studio – dedicato ai remix di alcune tra le più importanti label underground internazionali (Acid Jazz, Compost Records, Crammed Discs, solo per menzionarne alcune) – Khalab pubblica nell’aprile 2021 “M’berra” per la leggendaria label di Peter Gabriel Real World Records. Un disco complesso e altamente significativo, frutto del lavoro svolto da Khalab in un campo rifugiati in Mauritania, inviato dalla ONG Intersos, dove ha l’occasione di incontrare musicisti Tuareg e arabi. Il lavoro vede poi l’intervento in fase di post-produzione di artisti italiani vicini a Khalab, come Adriano Viterbini e Tommaso Cappellato. Un progetto che unisce sonorità tradizionali africane, suggestioni afroamericane, ricerca elettronica e che ha raccolto il plauso internazionale. 

Nella sua incessante ricerca musicale, Khalab tiene il suo show radiofonico mensile “Love from Rome”, su Worldwide FM.

Alessandra Lanza

Studio Murena

Jazz e rap: un binomio che negli ultimi decenni ha saputo mostrare al mondo un'intima affinità. Il collettivo Studio Murena segue questa traccia sotterranea: dalle aule del conservatorio alla strada, dà vita a un suono urbano che fluisce e scorre lungo le arterie metropolitane. Un mood internazionale e contemporaneo, ma anche il legame con Milano e i suoi segreti. Dopo alcuni fortunati singoli – “Marmo”, “Eclissi” e “Long John Silver” – a fine novembre 2020 pubblicano il nuovo disco “Studio Murena”.

Whodamanny

Un interprete originale dell’elettronica italiana e una figura chiave all’interno del team di Periodica Records. Raffaele Arcella, in arte Whodamanny, ha trascorso molto tempo a sperimentare i sintetizzatori basati sulla “Phase Distortion Synthesis” realizzati da Casio e su diversi tipi di tastiere giocattolo, creando una fusione unica tra suoni cosmici, proto-house, jazz-funk ed elettronica.  I risultati delle sue sessioni in studio hanno condotto alle sperimentazioni di "Cosmic Morphology" e alle esperienze disco-funk di “Dancing Ritual” e “The Dance Sucker”, mentre le sue collaborazioni con Di Pace e Fierro si sono tradotte nei progetti The Mystic Jungle Tribe, Afrodesia, Rosa e Masarima. Un’indomabile mente creativa e un dj capace di coinvolgere la pista con selezioni sempre originali.

Andrea Passenger

Appassionato produttore e dj, label manager e assiduo collezionista di dischi, è attivo nell’underground italiano da metà anni 2000. Come dj fa parte del collettivo TUM ed è stato resident dei party Boogie Nights dedicati alla musica black, tra underground disco, broken beat e deep house. Il suo gusto e il suo stile spontaneo ed eclettico e la passione per dischi rari e particolari lo hanno portato ad affiancare in consolle luminari come Theo Parrish, Gilles Peterson, Leo Mas, Larry Heard e a proporre il suo suono all'estero in party e club come Backwards, Slabs of the Tabernacle, Bleep43, Spiritland, Corsica Studios. Gestisce le etichette discografiche Dora Exp ed Icon Of Desire, la prima dedicata alle intersezioni tra groove sporchi e suoni più elettronici, la seconda dedicata al parallelismo tra la musica elettronica e le esplorazioni spaziali. Le sue produzioni sono pubblicate anche da altre etichette come Tabernacle, Electronique.it, Ai Records, Land Of Dance, Eclipsemusic. Le sue “edit” destinate al mercato dei dj sono pubblicate dalla Light Touches Records, Rain&Shine, Musica Altra. Conduce programmi radiofonici mensili su Radio Banda Larga (IT) e Universal Rhythms (UK).

Marta Del Grandi

Formatasi al Conservatorio Verdi di Milano, costantemente in viaggio – al Conservatorio di Kathmandu arriva persino a insegnare – Marta Del Grandi compone ispirandosi al mondo animale e alla natura. Nel 2021 ha pubblicato per Fire Records il suo disco d’esordio “Until we fossilize”. Fa inoltre parte del duo Fossick Project e della formazione jazz Mòs Ensemble.

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