Domenica l’ultima panchina. Per dire del suo addio dal club dopo nove anni, bisogna tirare dentro anche il suo maggior avversario, Pep Guardiola. Hanno cambiato insieme la Premier e la Premier ha cambiato i loro sistemi di gioco, rendendoli migliori. Durante la pandemia si trasformò in un testimonial del vaccino e confortava gli ammalati. Potrebbe guidare la sinistra tedesca, un sindacato, fare il ministro o il cancelliere. E ora si congeda così: «Nessuno se ne va mai completamente»
La fisicità
Clownesco, ironico e tragico Ha cambiato il gioco in Premier League
And now, the end is near. And so I face the final curtain. Vedendo le immagini di Jürgen Klopp solitario dentro un Anfield vuoto, lo stadio del suo Liverpool, prima dell’ultima partita e poi dell’addio, annunciato lo scorso 26 gennaio, sembrava che dovesse partire Frank Sinatra che canta My way, invece è rimasto da solo e in silenzio diventando l’ultimo quadro postumo di Giorgio De Chirico. Una statua al centro del campo, un puntino tra i sediolini rossi. Dietro, intorno, ma soprattutto su quel



