Viaggio nell’età della confezione

La “bella vita” dei Duran Duran

 

  • Dice John Taylor nella sua autobiografia (In the Pleasure Groove. Love, Death & Duran Duran) che dopo aver pubblicato il loro primo album, all’inizio degli anni Ottanta, i Duran Duran hanno cominciato a scopare come ricci.
  • Ho chiesto a Rocco Tanica di spiegarmi, a parte la questione dei ricci, se è vero che Rio è l’album che «definisce meglio il suono degli anni Ottanta», come si sente dire in giro, perché a maggio Rio ha compiuto quarant’anni, anche se sembra incredibile.
  • Nella letteratura romanza del medioevo esiste il registro della “bella vita”, sono quelle poesie che parlano di mondi immaginari situati fuori dello spazio e del tempo, pieni di lussi e delizie per la vista e per il gusto. Ebbene, nei primi anni Ottanta il registro della “bella vita” è stato il registro dei Duran Duran.

     

Dice John Taylor nella sua autobiografia (In the Pleasure Groove. Love, Death & Duran Duran) che dopo aver pubblicato il loro primo album, all’inizio degli anni Ottanta, i Duran Duran hanno cominciato a scopare come ricci. In alto a sinistra su ogni pagina dell’itinerario del tour il tour manager aveva scritto un numero a matita: 18, 20, 21. Era l’età legale minima per i rapporti sessuali, nei vari stati americani che avrebbero attraversato: il tour manager doveva stare attento anche a queste c

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