La relazione tra morale e diritto è un tema che travalica la questione specifica della giurisprudenza nazista ma Pauer-Studer, filosofa e docente all’università di Vienna, ha ragione a dire che questa rappresenta un caso dirimente: dimostra quanto sia pericoloso far coincidere per forza morale e diritto
- Com’è che i cittadini di intere nazioni si sono resi colpevoli, direttamente o indirettamente, dei crimini del nazismo e del fascismo? Trovare una risposta che vada più in là dello sconsolato appello alla cecità morale è l’obiettivo della filosofa Herlinde Pauer-Studer.
- Attraverso un esame meticoloso di dibattiti centrali della giurisprudenza nazista, Pauer-Studer porta alla luce le ambiguità concettuali e gli slittamenti semantici che consentono al diritto nazista di assumere le sembianze di una morale auto-giustificatoria.
- Si tratta di una distorsione che ha operato attraverso il concetto stesso di legge e di principio.