Cultura

La colpa collettiva del nazismo spiegata alle future generazioni

Nella foto: Una fase del processo di Norimberga (©Publifoto/Lapresse 30-09-1946)
Nella foto: Una fase del processo di Norimberga (©Publifoto/Lapresse 30-09-1946)

La relazione tra morale e diritto è un tema che travalica la questione specifica della giurisprudenza nazista ma Pauer-Studer, filosofa e docente all’università di Vienna, ha ragione a dire che questa rappresenta un caso dirimente: dimostra quanto sia pericoloso far coincidere per forza morale e diritto

  • Com’è che i cittadini di intere nazioni si sono resi colpevoli, direttamente o indirettamente, dei crimini del nazismo e del fascismo? Trovare una risposta che vada più in là dello sconsolato appello alla cecità morale è l’obiettivo della filosofa Herlinde Pauer-Studer.
  • Attraverso un esame meticoloso di dibattiti centrali della giurisprudenza nazista, Pauer-Studer porta alla luce le ambiguità concettuali e gli slittamenti semantici che consentono al diritto nazista di assumere le sembianze di una morale auto-giustificatoria.
  • Si tratta di una distorsione che ha operato attraverso il concetto stesso di legge e di principio.

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