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La cultura è donna ma premia gli uomini. I numeri delle diseguaglianze

(Foto Unsplash)
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All’università più si va in su più aumentano gli ostacoli: le rettrici sono solo otto. L’arte è popolata di donne ma poi quando si tratta di esporre gli uomini trovano più spazio. Anche le registe donne eccellono, ma i fondi vanno agli uomini. Disparità nel mondo della cultura, in Italia ed Europa

  • La cultura è un mondo al maschile? Cominciamo dalle università. Qui la segregazione verticale inizia per chi fa la ricercatrice e prosegue andando avanti: in Italia solo l’8 per cento degli atenei è guidato da rettrici.  
  • Anche nel campo artistico le diseguaglianze sono tangibili. A iscriversi alle Accademie di Belle Arti sono prevalentemente donne, ma musei, fondazioni o gallerie private dedicano alle artiste appena il 19 per cento degli spazi espositivi.
  • Le registe italiane,  come quelle europee, vincono molti più premi, ma i finanziamenti vanno perlopiù a opere dirette da uomini.

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