Cultura

La cultura è essenziale anche quando non è dal vivo

Se dobbiamo chiudere le istituzioni per fermare il contagio, dobbiamo anche investire di più in tecnologia per creare nuovi spazi virtuali in cui la condivisione culturale sia viva e stimolante

  • Si può discutere di come si potevano evitare certe misure, ma rimane la certezza che le pandemie sono nel nostro presente quanto nel nostro futuro. Ora è quindi il momento di riflettere su come organizzare il nostro sapere.
  • Se il problema è di ordine economico, esso è affrontabile con dei sussidi e su questo il governo sta già lavorando. Altra cosa è la rilevanza della cultura in assenza di socialità e interazione.
  • Non c’è dubbio che l’incontro diretto con un’opera d’arte, un manufatto antico, un monologo a teatro sia importante, necessario e ineguagliabile. Ma in parallelo la cultura continua a vivere nella dimensione online.

Adesso che la pandemia ha fermato l’industria culturale, si discute di quanto la cultura sia necessaria non solo come risorsa per l’economia ma soprattutto per la salute e il benessere della popolazione. Con la chiusura forzata di teatri e cinema, la discussione è diventata ancora più accesa. Molti si sono opposti alle decisioni del governo ritenendole sbagliate perché penalizzano un comparto già in grande sofferenza e perché le istituzioni culturali – si è detto – devono continuare a operar

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