Cultura

La grande fuga dei giornalisti su Substack per uscire dallo sciame

L’ultima trovata per rifiatare nell’economia dell’attenzione è un sito che dà asilo ai ”cancellati” dei giornali americani, da Andrew Sullivan a Glenn Greenwald. Ma anche quell’isola di libertà è sottoposta alla tirannia della disintermediazione

  • La crisi della professione è ormai storia acquisita e ben nota, così come è noto il problema per il quale, nonostante tutto, le democrazie evolute continuino ad aver bisogno di un giornalismo credibile.
  • In un mercato dove l’attenzione è l’unico valore, l’informazione giornalistica “di qualità” non soltanto non è in grado di competere con le altre informazioni ma non è neppure in grado di ripagarsi.

  • In questo mondo editoriale è nata anche Substack, piattaforma di newsletter che promette ai giornalisti indipendenza non solo economica ma anche dagli editori e dai giornali. Ma a quale costo?

Per continuare a leggere questo articolo