In sala dal 18 giugno

La libertà assoluta di Boyle: l’horror di “28 anni dopo” è un genere elastico

Una scena di 28 anni dopo (Columbia Pictures)
Una scena di 28 anni dopo (Columbia Pictures)

Il regista torna con una narrazione tanto colta, evocativa, magistralmente intarsiata di citazioni cinefile e filmati d’epoca quanto i dettagli, le decapitazioni realistiche di uomini e bestie, il gocciolare del sangue, l’adrenalina lisergica sono da brivido

La Missione Isola Sacra non è fuori dal mondo. È un isolotto della costa scozzese collegato alla terraferma da un sentiero pietroso che viene sommerso dall’alta marea. La terraferma però è un territorio nemico, infetto, insidioso, in cui ci si avventura solo per blitz di poche ore, armati di archi artigianali e lignee frecce appuntite. Soltanto i maschi. Perché nell’Isola sacra i ruoli sono tornati al posto giusto: le femmine a casa. Radio e medici sono preistoria. Il bacon è merce rara. Verso i

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