Il secondo, mirabolante romanzo di Jacopo De Michelis ne conferma il talento crossover. Protagonista è un cronista di nera, la cui indagine incrocia anche l’epoca del fascismo
Pieno di sogni di gloria, Pietro era partito per Milano deciso a diventare un giornalista famoso e a lasciarsi alle spalle il lago d’Iseo, un lembo di paradiso che gli andava stretto e che presupponeva un destino di pescatore come suo padre, suo nonno, suo bisnonno. Qualche tempo è passato e la collezione di illusioni perdute di Pietro farebbe morire d’invidia un personaggio di Balzac. Giornalista è diventato ma è il giornalista infelice e sconosciuto di un fogliaccio scandalistico che si chiama



