L’estetica della fragilità

La nostra identità si confonde sotto il velo della mascherina

Children dress in costumes inspired by the Netflix original Korean series \\\"Squid Game\\\" walk along a street to celebrate Halloween in Hong Kong, Sunday, Oct. 31, 2021. (AP Photo/Vincent Yu)
Children dress in costumes inspired by the Netflix original Korean series "Squid Game" walk along a street to celebrate Halloween in Hong Kong, Sunday, Oct. 31, 2021. (AP Photo/Vincent Yu)
  • Fra gli oggetti che sono diventati abituali con la pandemia è quello che ha la portata simbolica più importante. Ma non ha lo stesso significato per tutti: chi è insicuro soffre di più la scomparsa improvvisa dei sorrisi.

  • Cosa c’è di più simbolico di una maschera? Dal teatro greco a Pirandello, è ben più di un dispositivo che nasconde la faccia: alla stregua di un personaggio, non solo dissimula ma si sostituisce al sé.

  • Non a caso le persone che soffrono di insicurezze di vario genere sono solitamente restie ad assegnare significati positivi agli indizi corporei della comunicazione verbale. Dunque, di fronte ai volti altrui nascosti, è facile che assegnino alla conversazione valori negativi in quel caso completamente assenti.

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