Cultura

La nuova Barbie con sindrome di Down aiuta nella sensibilizzazione alla diversità

  • Mattel, azienda statunitense di giocattoli, ha immesso sul mercato la prima Barbie con sindrome di Down. Nella realizzazione l’azienda ha collaborato con la National Down Syndrome Society americana, per rendere la bambola realistica e promuovere una maggiore sensibilizzazione tra i giovani della disabilità.
  • Il mondo scolastico e lavorativo italiano ha fatto gradi progressi in quarant’anni nell’inclusione delle persone con disabilità, ma sono necessari ulteriori passi in avanti. Patrizia Danesi dell’Associazione italiana persone Down ha annunciato che in occasione del primo maggio l’Aipd lancerà una campagna per fare il punto su «cosa è cambiato e cosa c’è da fare» nel mondo del lavoro.
  • Eleonora Castellazzi, socia della Onlus Associazione sindrome di Down (Agbd) e mamma di una bambina di otto anni con questa forma di disabilità, crede che il nuovo giocattolo possa essere d’aiuto per una maggiore sensibilizzazione. A suo parere, però, la Barbie può aiutare soprattutto i normodotati, compagni di scuola di bambini con sindrome di Down.

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