Gigi Proietti se n’è andato mostrandosi attore sul palco nel giorno del suo funerale e dicendoci ancora molte cose. Per esempio quanto può essere estesa una comunità e come a nutrirla non siano solo i sistemi di produzione. Ma anche che il palcoscenico non è un capriccio, bensì un rituale così come lo sono le esequie funebri
- È la mattina del 5 novembre 2020 e l’Italia è appena stata divisa in colori a seconda della gravità del contagio.
- Un domani, ripensando a questo giorno, spero di ricordare solo il blu dei capelli di Marisa Laurito e il rosso delle rose adagiate sul feretro di Gigi Proietti.
- I rituali hanno accompagnato ogni nostro passo evolutivo: è così che stiamo insieme, che ci confrontiamo, che diamo legittimità alle figure carismatiche, che i piccoli crescono e i grandi passano il testimone.