COME SI SUPERA UN DOLORE CHE GLI ALTRI SOTTOVALUTANO

Lamento funebre per una gatta: la dignità di un lutto inspiegabile

Un animale domestico in casa obbliga a ripensarsi, a non sentirsi centrali, a non immaginarli come oggetti di cui disporre a nostro piacimento ma come creature con la loro personalità, le loro esigenze, i loro diritti. Un esercizio di umiltà, e i gatti sono perfetti, nessuno riesce a farti sentire insignificante, un suddito come loro. La loro morte è una perdita a tutti gli effetti. Solo chi l’ha provato lo comprende

«Ehhh ma cos’è questa faccia triste, ti è morto il gatto?» In effetti sì, la gatta. Sei anni fa non avrei avuto questa faccia triste, ma sei anni fa non avevo nemmeno una gatta. Non solo: se qualcuno, con la stessa faccia triste che ho io adesso, mi avesse detto che gli era morto il gatto, avrei risposto «Mi spiace», ma avrei pensato qualcosa tipo “Eh vabbè, in fondo è solo un gatto”. E invece, oggi, eccomi qui, conciato come un Ecce homo di Antonello da Messina. Li ho sempre amati, gli animali,

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