Leggere. Scienziati e neuroscienziati confermano che leggere sviluppa le capacità analitiche, migliora la concentrazione e la memoria, allontana l’Alzheimer, riduce lo stress, amplia il vocabolario e la capacità di scrivere e rende più felici. Ma c’è libro e libro.

Vediamo allora che libri leggono gli italiani questa settimana.

New entry al primo posto. Stefania Auci detronizza Giorgia Meloni, che sta al secondo. Con L’inverno dei Leoni, seconda puntata della saga dei Florio dopo I Leoni di Sicilia.

Stefania Auci è una brava scrittrice. Siciliana. Difficile trovare altrove quell’intensità e quella convivenza di fortuna e tragedia, meschinità e grandeur, puzze e profumi, raffinatezza e violenza, colori e squallore, che pervade la Sicilia raccontata nei suoi romanzi. E dopo Pirandello e Tomasi da Lampedusa e Sciascia fino a Camilleri, la Sicilia è certamente ancora il set letterario preferito dai lettori italiani.

Mi dice Stefano Mauri, patron di Gems, il secondo gruppo editoriale italiano, editore di Auci col marchio Nord: «La cultura occidentale dominante è governata dal Pil. Non appartengo al novero di quelle persone che misurano solo così il grado di civiltà. Sono convinto che in Sicilia, senza nasconderne tutti i problemi, ci sia una diversa civiltà. E questi due romanzi ne sono un esempio. Leggendo L’inverno dei Leoni mi sono divertito come con il primo, ma ho anche imparato a vedere la storia d’Italia da una diversa prospettiva, quella siciliana. È una storia molto diversa da quella dei miei studi universitari. Certamente i siciliani hanno commesso i loro errori, ma trovarsi dall’essere al centro del Mediterraneo a essere al margine della nuova nazione e poi ancora della stessa Europa mentre lo sviluppo delle ferrovie favorisce le aree continentali a scapito delle isole sicuramente ha reso molto difficile la vita agli imprenditori isolani dei quali i Florio, le cui attività raggiungevano ogni angolo del mondo, sono stati per decenni l’emblema. Beato chi non ha ancora letto questi due libri travolgenti. Si divertirà durante l’estate».

Ancora Sicilia al terzo posto. Parco della Favorita, Palermo. Due sorelle finiscono al centro di una tenaglia terribile: da una parte c’è la mafia, dall’altra lo Stato. La mafia le perseguita, lo Stato non le considera vittime. Il libro è Io posso. Due donne sole contro la mafia, lo hanno scritto Pif e Marco Lillo per Feltrinelli e vuole cambiare il finale alla storia. Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no.

«Immaginate – mi dicono i due autori - di tornare un giorno a casa vostra e di trovare un costruttore legato alla mafia lì davanti. Immaginate che vi dica che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent’anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. E diciamo ‘più o meno’, perché in trent’anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Intorno al palazzo abusivo si aggireranno vari personaggi: mafiosi eccellenti, assessori corrotti, killer latitanti, avvocati illustri, istituzioni pavide, vittime di lupare bianche, anonimi intimidatori e banchieri generosi.

E poi ci mettiamo anche noi due che, venuti a conoscenza della vicenda, abbiamo deciso di scrivere questo libro. La nostra intenzione è cambiare il finale di questa storia, con l’aiuto di tutti. Raggiungendo tre obiettivi. Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell’Agenzia delle entrate. Il secondo: far avere lo status di ‘vittime di mafia’ alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare le palazzine semidistrutte e concederne l’uso a un’associazione antimafia. Io posso è una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto Io posso. Le regole valgono solo per gli stupidi. ‘Io posso’ sottintende sempre: ‘E tu no’. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no».

Al quarto posto cresce, in copie, al ritmo impressionante di Tik Tok, la cavalcata di La canzone di Achille di Madelin Miller, Marsilio

Novità in top ten. Arriva Yoga, Adelphi, e la vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. Il grande scrittore francese sarà la star di Libri come a Roma in collegamento dalla Francia domenica 13 giugno, alle 21, nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica. E arrivano I segreti del conticidio di Marco Travaglio, Paperfirst: giallo politico complottista. Mentre i libri di Dibba e Letta languono al 99esimo e 100esimo posto.

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