- L’arroganza della destra al potere tracima con sempre maggior baldanza. Negli ultimi giorni i segnali di fastidio e irritazione per le posizioni degli avversari si sono accumulati.
- La stessa presidente del Consiglio, non paga di aver convocato a palazzo le sparse schiere dell’opposizione, poi ribadisce che andrà comunque per la propria strada indipendentemente dalle loro opinioni.
- La destra al potere inquieta perché dimostra di essere ancora all’anno zero quanto a cultura istituzionale. Non solo i suoi uomini nel sottogoverno hanno fedine ideologiche tutt’altro che immacolate. Anche la visione dei rapporti politici risente di una sorta di machismo istituzionale per cui chi ha vinto le elezioni comanda e gli altri non possono far altro che accucciarsi.
L’arroganza della destra al potere tracima con sempre maggior baldanza. Negli ultimi giorni i segnali di fastidio e irritazione per le posizioni degli avversari si sono accumulati. L’ineffabile senatore Calderoli, autore di una legge elettorale autodefinita «porcata» e appropriatamente etichettata Porcellum, ha intimato alle opposizioni di inchinarsi al nuovo potere: non si devono permettere di mettere i bastoni fra le ruote della gioiosa macchina da guerra meloniana. Come un novello Brenno



