Cultura

L’arte della finta politica per svelare i trucchi della politica vera

Dai partiti fittizi in Estonia alla Net Art, la “guerriglia semiologica” degli artisti smaschera le mistificazioni della comunicazione di massa

 

  • In occasione delle elezioni presidenziali del 2000, in cui si scontravano Al Gore e George W. Bush, il gruppo austriaco Ubermorgen.com, formato dai due artisti Lizvlx e Hans Bernhard, ha realizzato Vote-Auction, un sito web che offriva ai cittadini americani la possibilità di vendere il loro voto.
  • Dieci anni dopo, in un’azione performativa intitolata N075 Unified Estonia, la compagnia teatrale estone Theatre N099 ha dato vita a un fittizio movimento politico, accolto come reale dalla maggior parte dell’opinione pubblica del paese.
  • In Italia ha dimostrato un analogo interesse la Poesia Visiva. Emilio Isgrò, Mirella Bentivoglio, Lucia Marcucci, Ketty La Rocca, per citare alcuni che hanno operato in Italia tra gli anni Sessanta e i Settanta, avevano innestato una vera e propria “guerriglia semiologica” volta a scardinare e “svelare” le mistificazioni del linguaggio della comunicazione di massa.

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