Cultura

L’autenticità di Gina Lollobrigida l’ha fatta tramontare in anticipo

  • C’era una dose di autoironia fuori dal comune nelle cronache wild della Lollobrigida, una spudoratezza popolana senza schermi e senza veli.
  • Popolana per vocazione, irruenta e autentica, meno maggiorata e risolutamente meno decisa a costruirsi una patina di distinzione tardiva, la Lollo è tramontata in anticipo come tutti i suoi film.
  • Lollo somiglia più ai suoi tanti film brutti che ai pochi belli. Appartiene gloriosamente a un’epoca di cinema brutalmente, onestamente, di consumo e senza pretese.

Non la reggevo, la Lollo. O meglio: non sopportavo la Gina Lollobrigida imbalsamata dell’ultima parte del secolo, con la sua collezione di parrucche iperboliche e la sua seconda vita di scultrice kitsch, una galleria inesauribile di Barbie che avevano tutte la sua faccia da giovane. Ammetto che della sua precedente fase da fotografa ignoravo tutto, ma mi sembrava finta come le sue creazioni, più adatte a un catalogo di giocattoli fantasy che a una galleria d’arte. La folgorazione sulla via di

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