I convitati di pietra, ultimo libro dello scrittore e milanese, è un romanzo di affabulazione a orologeria. Tutti noi abbiamo vissuto la singolare ambiguità delle cene di classe, fatte di momenti prodigiosi in cui il tempo sembra essersi arrestato, eravamo giovani, ci credevamo immortali, anche se appena si scrosta la nostalgia quello che rimane è il disincanto di individui che poco hanno da spartire fra di loro
Sono come Michele Mari, e i protagonisti di questo suo magnifico romanzo, del 1955. Il 10 dicembre ho partecipato alla cena di classe della III D del liceo Muratori di Modena. (Quando per alimentare il mito del liceo classico, e delle lingue antiche che chissà perché si pensa insegnino a ragionare più della matematica, l’ultimo anno si chiamava terza liceo e il secondo a rovescio quinta ginnasio). 51 anni dopo la maturità. C’eravamo sempre odiati. Come I convitati di pietra dell’ultimo romanzo d


