La memoria

Le cicatrici delle argentine, un racconto scomodo sull’Esma

In La chiamata la giornalista Leila Guerriero racconta la storia di Silvia Labayru, ex militante di Montoneros. Sequestrata durante la dittatura, ha contribuito a fare luce sugli abusi sessuali subiti dalle prigioniere politiche

È il 1976, Silvia Labayrú ha 20 anni, vive a Buenos Aires ed è incinta di sei mesi. In Argentina sono gli anni della feroce dittatura militare guidata da Jorge Rafael Videla e chiunque si opponga al regime viene sequestrato e fatto sparire in uno dei centinaia di centri clandestini di tortura e sterminio sparsi per tutto il paese. Labayrú milita nei Montoneros, la principale forza della guerriglia armata che si oppone alla dittatura e un giorno i soldati la rapiscono e la sequestrano alla Esma,

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