Cultura

Le ex colonie africane alla ricerca di una nuova liberazione

King Philippe of Belgium, right, greets 100-year-old corporal Albert Kunyuku, the last surviving Congolese veteran of World War II during a ceremony at the Veterans Memorial in Kinshasa, Democratic Republic of the Congo, Wednesday June 8, 2022. King Philippe is on the second day of his six-day visit. (AP Photo/Samy Ntumba Shambuyi)
King Philippe of Belgium, right, greets 100-year-old corporal Albert Kunyuku, the last surviving Congolese veteran of World War II during a ceremony at the Veterans Memorial in Kinshasa, Democratic Republic of the Congo, Wednesday June 8, 2022. King Philippe is on the second day of his six-day visit. (AP Photo/Samy Ntumba Shambuyi)
  • Tra i tanti #metoo che si scatenano nel mondo, ce n’è uno gigantesco, che non riguarda donne molestate ma un intero continente e che in Italia sembra ignoto. Diversi stati africani cominciano a rivendicare riparazioni, restituzioni e risarcimenti dalle potenze europee che li hanno sfruttati per secoli come colonie.

  • I cinesi costruiscono infrastrutture in Africa e si assicurano concessioni quasi perpetue di materie prime pregiate. I turchi offrono droni e assistenza militare ai paesi dell’Africa mediterranea. Quel che si annuncia non è quindi la definitiva liberazione dell’Africa, ma l’arrivo di nuovi rapaci protettorati.

  • L’Italia ha avuto pesanti responsabilità nella spoliazione delle sue colonie e nei maltrattamenti alle popolazioni, ma la nostra politica estera in Africa la fa l’Eni, alla ricerca di petrolio. Può bastare questo? Oggi il dossier italiano in Africa è coperto di sabbia, ma non è affatto chiuso.

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