Nel suo Capitalismo woke Carl Rhodes indica la «moralità aziendale» come una «minaccia per la democrazia». Ma per chi ha molta visibilità la sensibilità alle trasformazioni dei codici è una competenza necessaria
Non serve essere un estremista di destra per osservare gli sforzi dei grandi brand internazionali e dei conglomerati audiovisivi, soprattutto nordamericani, per apparire virtuosi e inclusivi, talvolta tingendosi con i colori dell’arcobaleno. Un estremista, però, si spingerebbe a concludere che questi sforzi rispondono a un progetto occulto calato dall’alto. Invece è sempre la solita vecchia storia: la società cambia, seguendo sia megatrend secolari che mode passeggere, e il mercato si adatta



