- Nicola Samorì guarda alla pittura del passato senza volontà citazionista, piuttosto con l’intenzione di avvicinarla con intenti decostruttivi dell’immagine e della sua compostezza
- Il suo atto artistico vero e proprio è la distruzione di ciò ha creato dipingendo. Samorì lavora “per via di levare”, squarcia la tela, taglia e asporta la materia pittorica creando lacune che modificano l’assetto dell’immagine
- C’è anche la scultura nella pratica di Samorì, che si esprime “levando”: per svuotamento, per corrosione, per scavo, assecondando l’elemento naturale
Le opere “non risolte” di Samorì parlano di rinascita
21 gennaio 2023 • 15:40