Cultura

Le parole che flagellano come frustate nel nuovo romanzo di Gramellini

Il nuovo incontro del sindacalista di personaggi con un bambino di nome Mattia, protagonista narratore del libro di Massimo Gramellini C’era una volta adesso: «Sono scappato da un romanzo. Non ne potevo più. Devo fare una denuncia e vorrei che tu venissi a fare un’ispezione. Nessuno mi difende»

  • Certe giornate le passo in ufficio, a preparare i dossier, e a ricevere segnalazioni e denunce. Ho aperto la porta e sono rimasto di sasso. Qualcuno era già seduto di fronte alla mia scrivania. Era un bambino.

  • Sono andato a fare il mio sopralluogo nella casa di ringhiera a Milano, dove è ambientato il romanzo. Il piccolo Mattia mi aspettava all’ingresso. Nell’androne ho riconosciuto subito il gabbiotto del portinaio, uno dei tanti personaggi del libro.

  • «Le mie piaghe… Rileggendo si riaprono!» Eppure non riesce a fermarsi, continua a leggere ad alta voce: «E ci sono pure le perle di saggezza».

Sono tornato dalla pausa pranzo per rimettermi a lavorare. Quel giorno non ero in giro per cantieri e fabbriche a fare ispezioni. Come previsto dal decreto legislativo 81/08, il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, verifico che la gente non rischi la pelle per guadagnarsi da vivere. Ma certe giornate le passo in ufficio, a preparare i dossier, e a ricevere segnalazioni e denunce. Ho aperto la porta e sono rimasto di sasso. Qualcuno era già seduto di fronte alla mia scrivania. Era un

Per continuare a leggere questo articolo