Finzioni

Le paure di un insegnante di scrittura creativa

Fulvio era abituato ad affrontare quei corsi concentrati in un solo fine settimana. Era uno scrittore perfettamente scompigliato e anzi quella sciatteria nei momenti di sconforto aveva il potere di rassicurarlo circa il suo talento letterario. Non era ancora arrivato il pieno successo per lui, era anche per quella ragione che insegnava. Ma quel weekend si sarebbe trovato davanti a un racconto di Halloween molto inaspettato

  • Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.

La mattina dell’inizio del corso di scrittura creativa era uno svagato sabato d’inizio ottobre: il sole non faceva più male e alcune foglie, timidamente, avevano preso a staccarsi dagli alberi. Fulvio era abituato ad affrontare quei corsi concentrati in un solo fine settimana. Gli sembravano un buon compromesso: erano intensi ma gli lasciavano un sacco di tempo libero. Ancora in mutande, ficcò dentro la shopper di tela Écru fotocopie di racconti e blocchetti di appunti. Era un modo per ripassare

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