Oltre i pregiudizi

Anche quella degli influencer può essere vera letteratura

Illustrazione di Marilena Nardi
Illustrazione di Marilena Nardi

 

  • E se quella degli influencer fosse “vera letteratura”? E se ci stessimo perdendo del materiale letterario degno di nota? Se, basandoci unicamente sulla provenienza professionale dei nomi in copertina, stessimo smarrendo la portata quantomeno interessante di alcuni libri?

  • Ci sono figure provenienti dall’establishment televisivo e radiofonico mainstream che hanno dimostrato di essere capaci di confrontarsi con la misura letteraria in modo sorprendente.

  • Anche dal mondo dei social possono provenire episodi di buona scrittura – specialmente se letti superando il bias cognitivo che ci fa appiattire le valutazioni di un’opera abbrancandosi allo statuto dell’autrice o dell’autore.

E se quella degli influencer fosse “vera letteratura”? È inutile negarlo: le operazioni “libroidi” in Italia sono tante e spesso toccano i margini dell’indecenza. Si parla di iniziative editoriali dove a fare da padrona è solo la firma di una delle varie personalità provenienti dal mondo mass-mediatico in qualsiasi sua accezione – star della tv, comici da prima serata, influencer di vario tipo, youTuber, e così via. Il contenuto effettivo, invece, è perlopiù una questione tralasciabile. Il “lib

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