Il nuovo libro edito da Iperborea

La confortante illusione di riconciliarci con la fine

Foto PIXABAY
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  • La grande utopia del presente si realizza accettando di andarsene e abbandonare tutto per una nuova vita. Così ci si può preparare anche a un’altra fuga, quella a cui siamo tutti destinati, accettando l’idea della morte.
  • Tre ottantenni che amano la libertà hanno scelto di vivere gli ultimi anni a modo loro, quasi senza contatti con la società, ciascuno nella propria capanna di legno nel folto della foresta canadese dell’Ontario settentrionale.
  • È la storia di Piovevano uccelli di Jocelyne Saucier, il nuovo libro edito da Iperborea.

Nei primi decenni del Novecento una serie di furiosi incendi devastarono l’Ontario settentrionale, la zona fittamente boscosa del Canada che poco più a sud lambisce i Grandi Laghi e confina con gli Stati Uniti. Sono incendi che vengono ricordati come battaglie di una lunga guerra: quello di Timmins, nel 1911; quello di Matheson, nel 1916, e poi «Il grande incendio» di Haileybury, il 4 ottobre 1922. Regione di frontiera e di avventurieri, di coloni che spingevano il passo alla ricerca di miniere

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