Un sogno in testa: aprire un chiosco di giornali e libri. «Lo so che non è da trentenni, molti coetanei investirebbero piuttosto in una pizzetteria sarda e ci farebbero tanti soldi, ma io sono contento così». La Cagliari di Lorenzo Scano non è la Città del sole dei cliché, movida e crociere, turisti e spiagge. È una città di poliziotti più feroci dei delinquenti che inseguono tra vicoli e bassifondi di San Michele e Sant’Elia, dove l’illegalità si tramanda di padre in figlio
L’accento è inequivocabile, solido come lui, fisico di uno che corre e nuota e sembra un po’ costretto nel gabbiotto della sua edicola. Invece ci sta benissimo dentro, Lorenzo Scano, trentenne di Cagliari trasferito in Continente, scrittore-edicolante: ibrido di ambizioni e concretezza, letteratura e affitto, storie sarde da scrivere e Milano da pagare. Anche questo era un sogno, del resto: aprire un chiosco di giornali e libri. «Lo so che non è un progetto da trentenni, molti miei coetanei inv



