TESTIMONI DI DISUGUAGLIANZE

Louis Armstrong racconta che non bastava il jazz a sconfiggere il razzismo

Foto AGF
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  • Louis Armstrong è stato la prima popstar globale. Uno dei suoi soprannomi era Pops (“nonno”). L’altro Satchmo. La prima volta che venne a Roma, nel 1949, un gruppetto di giovani jazzisti lo accolse all’aeroporto. Il giorno dopo suonò con loro.
  • Almeno negli anni Trenta-Quaranta, neppure una popstar poteva superare il razzismo e la segregazione. «C’è tanta gente per bene che girato l’angolo lincerebbe un Negro. Ma finché ascoltano la nostra musica, non pensano a questa roba».
  • Per Quodlibet viene oggi pubblicata la raccolta di Louis Armstrong Un lampo a due dita. Scritti scelti, a cura del musicologo americano Thomas Brothers.

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