La casa degli sguardi è il suo esordio alla regia, un film sul lavoro e sull’educazione sentimentale, etica e umana che un lavoro socialmente oscuro – una cooperativa di addetti alle pulizie – può dischiuderti. E sul tema del romanzo di Mencarelli da cui è tratto il film dice: «L’accettazione del dolore è vitale, produce catarsi. Se scappi, se non lo elabori, non ne esci più»
È lecito non avere letto La casa degli sguardi, pluripremiato romanzo d’esordio di Daniele Mencarelli (Mondadori, 2018) che ha ispirato il primo film da regista di Luca Zingaretti. È lecita quindi anche una (cinica?) ritrosia davanti a una materia potenzialmente stucchevole: la rinascita di un alcolista ventenne grazie al lavoro nell’ospedale pediatrico Bambin Gesù. Oddiobambinimalatidolorempatialucciconi? La sorpresa è un racconto cinematografico esattamente agli antipodi, senza retorica e senz



