Il viaggio di Pierpaolo Pasolini e Paolo Di Paolo lungo quasi novemila chilometri di coste per raccontare l’Italia all’inizio del boom economico
- Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.
È l’alba del 25 giugno 1959. Alla frontiera di Ventimiglia una Fiat 1100 TV color panna, fari tondi, linea filante, valigia di cartone sul portapacchi scivola verso la Riviera di Ponente. Alla guida c’è Paolo Di Paolo, ventotto anni, molisano, fotografo di razza già rodato su «Il Mondo» di Mario Pannunzio; accanto a lui siede Pier Paolo Pasolini, trentasettenne, poeta e romanziere di borgata, scomunicato dai perbenismi politici e morali del tempo. Hanno stipato l’abitacolo di rullini 35 mm, tacc



