Cultura

Ma davvero la tecnologia è la nuova religione? Risposta a Chiara Valerio

  • L’ultimo libro di Chiara Valerio, Tecnologia è religione (Einaudi) è pieno di aneddoti divertenti sul nostro rapporto con le tecnologie digitali, e ci appassiona con i suoi ricordi di un passato di videogiochi e computer che ci sembrano più lontani della preistoria.
  • La tesi di fondo del libro, però, quella che vede nel nostro rapporto con la tecnologia una sorta di fede religiosa, presta il fianco a più di un dubbio. A cominciare dalla netta opposizione che Valerio vede tra la scienza, che prova, e la tecnologia, in cui si crede.
  • Quando non si capisce si crede, scrive Valerio. Ma l’atteggiamento soggettivo nei confronti della verità dipende da noi, non dall’oggetto. Si può avere fede in tutto, anche nella scienza, come accadeva ai positivisti dell’Ottocento. 

Tecnologia è religione. Sì, avete letto bene. Tra tecnologia e religione, nel titolo dell’ultimo libro di Chiara Valerio, c’è il verbo essere, la copula che stringe le due in una relazione di identità. Non la congiunzione e, che accennerebbe solo a qualche punto di contatto. La tecnologia è religione, la religione del nostro tempo. Per provarlo, Valerio ricorre ai ricordi personali di nativa digitale o quasi, e siamo tutti con lei quando ci racconta le traversie cui è andato incontro un suo a

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