- Attraverso la coreografia studiatissima del conflitto tra i due personaggi, Malcolm & Marie di Sam Levinson punta a toccare i nervi scoperti del dibattito attuale attorno all’industria culturale.
- Come dare conto delle oppressioni che si stratificano nell’intersezione di classe, razza e genere? È lecito parlare al posto di qualcun altro?
- Oggi le domande sulla liceità etica di sfruttare le esperienze di qualcuno per farne un’opera di finzione non riguardano più la coscienza di un dato autore, sono questioni che intrattengono il vasto pubblico.
Il primo film hollywoodiano ideato e girato durante la pandemia è ambientato, guarda un po’, in una casa. Non una a caso, però, bensì la Caterpillar House in California, una villa “environmentally-conscious” con pareti di vetro che permettono di integrare l’ambiente circostante (e di riprendere gli interni dall’esterno, in compiaciuti piani sequenza da una stanza all’altra). La coppia che la abita non l’ha comprata, gliel’ha data la produzione, perché Malcolm (John David Washington) è un regist



