Cultura

Il lutto in romanzo: il dolore è un posto che nessuno conosce finché non ci arriva

  • Il nuovo libro di Matteo B. Bianchi ruota attorno al vuoto fitto di interrogativi e sensi di colpa in cui sprofonda chi rimane, chi sopravvive al suicidio di una persona parte integrante della propria vita.
  • La vita di chi resta, Mondadori, è infatti un memoir incentrato sul suicidio del compagno S., che si toglie la vita nell’appartamento dove per anni avevano vissuto assieme pochi mesi dopo la fine della loro storia.
  • Da scrittore Bianchi fa i conti con la sua storia interessato più alla verità che alla corrispondenza puntuale con il reale .

Alla fine il lutto diventa immortale e il buco è più familiare del dente. La lingua stuzzica la radice fantasma, la mente ispeziona le cavità del cuore per verificare che sia vuoto. C’è la cosa in sé e poi c’è la condizione del suo essere cava». Così scrive Karen Green in Il ramo spezzato, libro che cerca di fare i conti con il suicidio del marito David Foster Wallace che lei trovò impiccato nel loro garage. Il ramo spezzato ha un forma complessa e variegata, composto da stralci di diario, pagi

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