L’ennalogo

Meglio non cucire un rattoppo nuovo su un vestito vecchio

Illustrazione di Tullio Pericoli da Frammenti (2020) ©TullioPericoli
Illustrazione di Tullio Pericoli da Frammenti (2020) ©TullioPericoli
  • C’è chi si sveglia con un buon proposito. Salverò i delfini, adotterò bambini a distanza, scriverò all’ex-amico che mi ha tradito dicendo che lo perdono, allungherò dieci euro al mendicante che vive sulla soglia di un negozio sfitto. C’è chi si sveglia con uno stuolo di cattivi propositi.
  • Ogni sera mi rileggeva i suoi comandamenti, modificandoli continuamente. Infine, l’aveva fatto stampare in due fogli e plasticare in qualche copisteria del quartiere e l’aveva incollato sulla porta del frigorifero. Un ennalogo, utile per essere al passo coi tempi.

  • Speravo di convincere Marco a riprendere in mano il suo futuro, a dar corso ai suoi progetti, per quanto fossero bislacchi. Ero impegnata nel progetto pseudo genitoriale di rimettere in piedi un individuo inceppato. «Lei conosce la parabola del vino nuovo negli otri vecchi?» No, non la conoscevo.

Marco 2, 21-22 «Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!». C’è chi si sveglia con un buon proposito. Salverò i delfini, adotterò bambini a distanza, scriverò all’ex-amico che mi ha tradito dicendo che lo perdono, allungherò dieci euro al me

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