la questione sollevata da Michela murgia

Il diritto di essere spaventati dal linguaggio militare

LaPresse
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Il gergo del generale Figliuolo è fatto di richiami a una tenacia che scivola in una pericolosa pantomima. Racconto personale e doloroso di una gioventù con la scritta “sorveglianza armata” sulla porta di casa

 

  • Michela Murgia è messa alla gogna social per aver detto di sentirsi a disagio di fronte ad alcune frasi del generale Figliuolo che, nel descrivere il suo operato di commissario straordinario, ha usato espressioni come «fuoco a tutte le polveri» e «nuovo fiato alle trombe». 
  • Mio padre era un luogotenente della Guardia di finanza. 
  • Accanto alla porta di quella che a tutti gli effetti consideravo “casa mia” era affisso un grande cartello giallo con il disegno di un uomo armato di fucile e una scritta: Zona militare. Divieto di accesso. Sorveglianza armata, a cui non sono mai riuscito ad abituarmi. Non era, però, soltanto il cartello. 

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