LO STILE DI UNA SCRITTRICE ANOMALA

Morta Rosetta Loy, la scrittrice limpida e appassionata che credeva nella libertà del lettore

Foto AGF
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  • Nella notte tra il 1° il 2 ottobre si è spenta a Roma la scrittrice Rosetta Loy. Divenuta famosa con il libro Le strade di polvere, nel 1988, ha lasciato pagine memorabile della letteratura italiana come Cioccolata da Hanselmann e La parola ebreo.
  • Raccontando l’evoluzione della borghesia alle prese con l’avanzata del fascismo, la Loy ha dato voce all’altra metà della storia, quella spesso nascosta ma ugualmente degna di attenzione, fatta di persone normali che hanno accettato il fascismo prima e il nazismo poi.
  • Nel panorama della letteratura italiana, Rosetta Loy è stata tra le scrittrici più limpide: non amava i fronzoli, le frasi a effetto, le metafore facili. Scriveva con onestà, eliminare il superfluo.

Se c’era una persona che incarnava alla perfezione l’immagine dell’eleganza, questa era Rosetta Loy. Scrittrice anomala, riottosa ad apparire in televisione e a frequentare i salotti che danno notorietà a chi non la merita, Rosetta Loy ha segnato la storia della letteratura italiana con libri intrisi della sua vita, in cui ha cercato di fare i conti con una educazione borghese e disattenta alla politica. Loy divenne famosa al grande pubblico relativamente tardi, nel 1988, quando con Le Strade d

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