È di un secolo fa un aforisma citato spesso a sproposito: «Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere». Si conclude così il Tractatus Logico-Philosophicus, scritto da uno dei più importanti filosofi del Novecento
- «Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere». Chi non ha mai sentito questo enigmatico e famoso aforisma? Chi non l’ha mai usato a sproposito, credendo che volesse banalmente dire: «Se non sai di cosa parli, è meglio che tu stia zitto»?
- L’aforisma conclusivo del Trattato di Wittgenstein significava che bisogna accettare volontariamente l’inevitabile, evitando di parlare a vanvera di tutte le cose che il linguaggio non può comunicare.
- Tutti questi libri, dediti a raccontare ciò di cui non si può parlare, e a raccontare di coloro che lo raccontano, dimenticano di raccontare ciò di cui si può parlare.