Cultura

Nessuno vuole stare sulle palle all’universo (a parte gli Scorpioni)

L’oroscopo non è più qualcosa che leggi distrattamente sulle riviste mentre aspetti che il parrucchiere ti faccia la piega. Non è più una tecnica d’approccio e non è neanche più Paolo Fox che canna le previsioni dell’anno nuovo: una generazione bisognosa di magia l’ha elevato a religione

  • Di oroscopo non so quasi nulla, se non che è preferibile avere un amico serial killer piuttosto che Scorpione. Lo so mio malgrado, perché l’oroscopo ha conquistato la cultura mainstream ed è entrato nelle nostre vite. 
  • I millennial vi hanno attribuito una nuova dignità che l’ha reso un valido sostituto di psicanalisi e religione. La prima viene rimpiazzata per una banale questione economica: chiunque può farsi un quadro astrale gratuito dal proprio iPhone.
  • Nel caso della religione invece sembra evidente che l’astrologia abbia in qualche modo colmato un vuoto spirituale nella nostra quotidianità.

Il primo gennaio 2020 ho mandato a tutti lo stesso messaggio di auguri: «2020 anno della svolta». Chissà che svolta mi ero immaginata. Niente favorisce il pensiero magico quanto il Capodanno: diete e buoni propositi coincideranno con la durata dei fuochi d’artificio e svaniranno altrettanto rapidamente, dopo un lampo di ottimismo malriposto. Di certo non avevo messo in conto una pandemia, ma per fortuna nessuno si aspetta da me previsioni attendibili. Non si può dire lo stesso di Paolo Fox, astr

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