La serie francese ha frantumato ogni record per la piattaforma di streaming, ma ha anche dei forti limiti. Fra regia approssimativa e personaggi mal caratterizzati, è un’opera di intrattenimento ma nulla di più
- Lupin è la serie francese che ha frantumato ogni record precedente di Netflix: 70 milioni di abbonati in tutto il mondo l’hanno vista nei primi 28 giorni di messa in onda.
- Un successo che ha soppiantato quanto fatto registrare poche settimane prima da prodotti come Bridgerton o La regina degli scacchi e che dice molto del sistema Netflix nel suo complesso, della sua comunicazione e della sua capacità di macinare continuamente bolle di discorso e interesse, in una rincorsa continua di titoli e suggestioni che occupino stabilmente il dibattito pubblico.
- Ma il successo della serie non impedisce di rilevare i limiti di una regia spesso approssimativa e della scrittura di alcuni personaggi affrettati e sbrigativi. Anche la colonna sonora non pare particolarmente ricercata.