Cara Giulia,

ho superato i trent’anni da un po’ (ormai sono più vicina ai quaranta) e non ho mai avuto una relazione duratura. Non è che non la volessi, in questi anni. Non è stato facile vedere tutti i miei amici innamorarsi e costruirsi delle vite a due a due mentre io continuavo a fare la vita di sempre, tra sesso occasionale e storielle da un paio di settimane. Alcune di queste storielle mi sembravano promettere bene, e invece rimanevo regolarmente delusa.

Non so cosa non vada in me, ma sembrerebbe proprio che io non possieda le doti per vivere in coppia e comunicare agli uomini i miei desideri. Sono sempre quella con cui passano un paio di serate divertenti, o con cui tradiscono la moglie o la fidanzata, non mi mettono mai al primo posto.

Mi sto stancando, e sento che sono arrivata al capolinea di questo stile di vita. Vorrei qualcuno che desideri solo me, che mi presenti ai suoi genitori, un uomo con cui annoiarmi a casa il sabato sera. Come faccio a cambiare l’andazzo? Pensi ci sia un’anima gemella per tutti, anche per una disperata come me?

M.


Cara M.,

mi perdonerai se ti dico che nell’anima gemella io non ci credo. Credo che si possa incontrare la persona giusta al momento giusto – nel senso che va bene in quel momento e magari non in un altro – e penso anche che questa sia una prospettiva molto più rassicurante dell’alternativa che mi sottoponi tu, cioè l’idea che là fuori, da qualche parte, tra gli 8 miliardi di persone che popolano il pianeta, ci sia un solo individuo a cui ognuno di noi è destinato.

E se l’anima gemella non parla la mia lingua? E se è in carcere? E se è minorenne? Da persona estremamente sedentaria capisci bene che l’idea di dover andare a caccia di questa persona chissà dove, perché magari il destino mi ha assegnato un aborigeno dall’altra parte del mondo, mi strema oltremodo e mi scoraggia. Trovo invece estremamente riposante l’idea che ci si incontri per caso su un rigido principio di prossimità geografica e che si trovi il modo di farla funzionare perché si vuole, e non perché l’ha deciso una qualche forza superiore.

Ciò detto non c’è niente che non vada in te, non esiste un cromosoma o un enzima che ci predisponga alla vita di coppia (o forse sì e non l’hanno ancora scoperto, di me spiegherebbe molto), ma non possiamo neanche fare finta che la costante di queste relazioni poco durature non sia tu.

Può essere che tu abbia attivato qualche inconsapevole meccanismo di autosabotaggio di cui forse potresti parlare con qualcuno più preparato di me. Oppure sei stata solo un po’ sfortunata finora e la persona giusta al momento giusto non è ancora capitata. Se così fosse, prova a cambiare un po’ i tuoi automatismi, fai qualcosa che rimandi da tempo, iscriviti al corso di salsa e merengue che avresti sempre voluto fare ma di cui ti sei sempre vergognata. Quando le nostre abitudini ci imprigionano nella coazione a ripetere non ci resta che cambiarle.

Giulia

Cara Giulia,

Io e il mio compagno stiamo insieme da 15 anni. Abbiamo entrambi superato i 60 – lui va per i 70 – e siamo entrambi al nostro secondo matrimonio (siamo rimasti vedovi piuttosto giovani). Non abbiamo figli dai matrimoni precedenti e non ne abbiamo fatti neanche di nostri, ma questo non ci ha impedito di goderci la vita, anzi tutt’altro. La nostra relazione va sempre a gonfie vele. Abbiamo viaggiato e continuiamo a farlo, abbiamo tanti amici con cui andare a cena e a vari eventi e facciamo un sacco di cose insieme. Abbiamo un dialogo sincero e costante.

Spero di non essere troppo esplicita se dico che anche l’intimità tra le lenzuola è sempre stato un aspetto importante. Per molto tempo abbiamo fatto l’amore anche due o tre volte a settimana, ma ora è sempre più raro trovare quella sintonia e quando succede sono sempre io a iniziare (circa una volta a settimana). Da parte sua dice che c’è stato un calo della libido, dovuto all’età che avanza.

Tuttavia, di recente (con mia grande sorpresa) ho trovato alcuni video porno nel suo computer e la scoperta non mi ha fatto piacere. Oserei dire che mi sono sentita rifiutata perché non ho mai smesso di mostrarmi seduttiva e non capisco come possa preferire la pornografia a me in carne e ossa. Cosa posso fare per riaccendere la scintilla nella nostra relazione?

B.


Cara B.,

non vorrei sminuire il suo problema, ma fare l’amore una volta a settimana dopo 15 anni di relazione mi sembra più che sufficiente, se non invidiabile. Capisco che ognuno abbia esigenze diverse – e non dovrebbe assolutamente vergognarsi di desiderare di più – ma da un punto di vista esterno mi sento di dirle che può stare tranquilla, la scintilla di cui parla direi che è già un fuocherello di tutto rispetto.

Abbia pietà del suo partner: sono anni che io mi rifiuto di avere rapporti a stomaco pieno, penso che a settant’anni non mi farò più toccare nemmeno con un dito. Trovo quindi ammirevole che a quest’età uno abbia addirittura le energie di consumare ogni tanto e di trovare un briciolo di desiderio dentro di sé. Non penso sia una cosa scontata (ma va detto anche che conosco i dettagli della vita sessuale di esattamente zero persone vostre coetanee).

In quanto alla pornografia, mi spiace dirle che non ci trovo niente di male. Ognuno di noi possiede una sfera sessuale privata – ce l’ha lui, ma ce l’avrà anche lei – che anticipa, accompagna e talvolta succede le relazioni di coppia che attraversiamo. Non è in nessun modo sostitutiva del vostro rapporto, è solo qualcosa a cui rivolgersi quando si è troppo stanchi per una performance completa, o si ha troppo freddo per spogliarsi.

Giulia

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