Premio Tenco

Non parlate di canzoni d’autore. All’arte non servono genitivi

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Nella foto: Luigi Tenco al Festival di Sanremo del 1967 (Sanremo archivio storico/LaPresse)
  • La “canzone d’autore” vivrà in Italia una straordinaria fioritura artistica durante gli anni Settanta e fino all’inizio degli anni Ottanta, proprio mentre il Club Tenco muoveva i primi passi e il Festival di Sanremo sembrava in declino.

  • Fu anche, quella, l’epoca dell’affermazione in Italia dei diritti sociali, prima, e poi dei diritti civili di seconda generazione. Mancava poco. Ma Luigi Tenco avrebbe vinto.

  • Se però la canzone d’autore diventa (anche) commerciale, ha ancora senso questa distinzione? La canzone è questo, in fondo: una manifestazione di libertà, un frammento della liberazione umana. Se bella, può dare conforto alla nostra vita, alle nostre scelte. 

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