THE LAST SHOWGIRL AL CINEMA

Il riscatto di Pamela Anderson, una libera scelta sotto le piume

Con The last showgirl, il film di Gia Coppola in sala dal 3 aprile, l’ex bagnina sex symbol in costume rosso con un grande avvenire alle spalle ha ottenuto a 58 anni la sua prima nomination come attrice drammatica ai Golden Globe e allo Screen Actors Guild Award. Forse perché è chiamata ad avventurarsi nel meta-terreno di un personaggio che con l’autunno del suo prorompente sex appeal ha molto a che fare

In missione dal natìo Kazakistan, Borat attraversava gli Stati Uniti per deporre – chiassosamente – il suo cuore ai piedi della mitica Pamela Anderson. In quel 2006 di Borat, Anderson era già una icona attempata (memo: è primipara attempata, da noi, anche una puerpera trentenne), andava per i quaranta e la sua J.C. Parker, lifeguard maggiorata perennemente al ralenti sull’arenile di Baywatch, era già antiquariato. Sasha Baron-Cohen però ironizzava sulla mitologia retrograda dell’ex blocco soviet

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