Non è più il pane di una volta

Pane nuovo e grani antichi a Tel Aviv

Thomas Trutschel/picture-alliance/dpa/AP Images
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  • Nel kibbutz di Einat, entroterra israeliano non troppo distante da Tel Aviv, Hagay Ben Yehuda produce il suo pane a partire da varietà tradizionali di grano, macinate a pietra, padroneggiando la lievitazione naturale.
  • Ma nel suo forno di campagna ogni cliché diventa sostanza.
  • Perché nella sua terra, quella Mezzaluna fertile raccontata sui libri di storia di tutto il mondo, il grano si coltiva dalla notte dei tempi, anche se oggi riallacciare i fili con un passato soverchiato dall’avvento di coltivazioni estensive e farine industriali, in gran parte di importazione, non è semplice neppure in Israele.

Si fa presto a dire grani antichi. E anche ad abusare del fascino della locuzione più sbandierata nell’ultimo decennio, almeno, della storia della panificazione (al pari dell’onnipresente, onnipotente, lievito madre, che tutto può e tutto risolve, anche quando a rivendicarne l’utilizzo è qualcuno non in grado di domarlo: no, il lievito madre non può essere una religione). Nel kibbutz di Einat, entroterra israeliano non troppo distante da Tel Aviv, Hagay Ben Yehuda produce il suo pane a partir

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