Da vent’anni l’artista e attivista torinese smaschera le multinazionali con performance di pirateria. Nelle sue opere si concentra su privacy e open access: «L’obiettivo è provocare, far parlare del tema»
Paolo Cirio è un artista, hacker e attivista torinese, noto a livello internazionale, che a giugno inaugurerà una personale intitolata AI Attacks, sulle implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale, nel museo di fotografia Foam. Il suo lavoro spazia dall’arte concettuale alla critica della cultura, incarnando l’etica hacker, in particolare l’open access, le politiche sulla privacy e la critica dei modelli economici, legali e politici. Da vent’anni Cirio smaschera le multinazionali con perf



