Finzioni

Pasolini e il consumo della sua icona

Chi ha letto davvero i suoi capolavori di scrittore fra quanti oggi ne fanno un mito? Contro la «macchina mitologica», nel senso di Furio Jesi, che risponde al brand “Pasolini” – una macchina infernale in cui s’è trasformato lui stesso, restandone infine vittima (furono le ruote della sua stessa Alfa-feticcio a schiacciargli definitivamente il fiato in gola) – quella che va oggi rivendicata è la sua opera

  • Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani, sullo sfogliatore online e in edicola.

In cima alle scale d’ingresso del museo, per esporsi allo sguardo del pubblico, l’uomo deve sedersi su uno sgabello piuttosto alto. Lui invece non è così alto, anche se il suo corpo è atletico e proverbialmente pieno di energia; quella posizione non dev’essere il massimo della comodità, ma l’uomo sa già che dovrà restarvi, immobile per quanto gli sarà possibile, per più di due ore. Si toglie la giacca, fa un bel respiro, sporge il petto sotto la camicia bianca. Le luci in sala si spengono, si

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