Amor di gloria, il libro di M. P. Ottieri

Per ambire alla gloria dobbiamo rinunciare alla reputazione

  • Un tempo era facile; nella fantasia del poeta, eroe era Achille, o Odisseo. Le fatiche di Ercole! Il militare, il naufrago che torna a casa. Erano soprattutto uomini. Ma Ottieri declina la parola al femminile.
  • Nell’era dei social network la gloria esiste ancora, il problema è che dura poco. Nel momento in cui sorge è già colpita, talvolta mortalmente, dall’insulto. Insieme alla gloria si profila l’offesa, l’attacco, il fango.

  • «Per il mondo dominante» scrive Ottieri, «è più rassicurante infondere fantasmi d’eroismo individuali che lasciar crescere desideri di emancipazione collettiva. È l’idea cara alla cultura anglosassone». Ma nel libro, forse, un appiglio viene lanciato.

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